La vera storia del batiscafo Trieste a teatro
admin68492025-01-13T18:56:28+01:00L’ALABARDA IN FONDO AL MARE – LA VERA STORIA DEL BATISCAFO TRIESTE
Atto unico di Francesco Halupca, regia di Giorgio Fortuna
Gruppo teatrale La Barcaccia
Teatro dei Salesiani – via dell’Istria 53 – Trieste
DOMENICA 5 gennaio 2025 ore 17.30
Il 5 gennaio 2025 , ore 17:30 va in scena al Teatro dei Salesiani (via dell’Istria 53) “L’alabarda in fondo al mare – La vera storia del Batiscafo Trieste”.
Lo spettacolo è all’interno della stagione del Gruppo Teatrale La Barcaccia e si propone di raccontare la storia del Batiscafo Trieste, recuperando la memoria storica di come quest’impresa si legò indissolubilmente alla città di Trieste.
Tutti infatti ricordano il record di profondità compiuto dal sommergibile ormai 65 anni fa (quasi 11mila metri di profondità nella Fossa delle Marianne) ma ben pochi ricordano la sua vita precedente. Eppure è proprio in questa prima fase che vennero gettate le basi per la memorabile impresa nelle Marianne ed è allora che Trieste svolse un ruolo chiave, imprescindibile, che non deve essere dimenticato.
Sarà un giovane narratore (interpretato da Francesco Halupca, anche autore del testo) a introdurre gli spettatori nella storia del Batiscafo, inizialmente aiutato da un’intelligenza artificiale generativa, che però ben presto si mostrerà deludente, troppo fredda e insensibile per far entrare realmente la vicenda nel cuore del pubblico. Ma proprio quando la situazione si farà disperata, ecco che un misterioso professore (interpretato da Giorgio Fortuna, regista dello spettacolo) soccorrerà il narratore e il pubblico potrà finalmente immergersi nell’atmosfera di quelle prime pericolosissime spedizioni.
Grazie alla ricerca storica di Enrico Halupca, “L’alabarda in fondo al mare” racconta l’epopea di Auguste e Jacques Piccard, i due scienziati svizzeri che inaugurarono con il loro Batiscafo la moderna oceanografia, aprendo le porte a nuove innovative riflessioni sulla tutela dei mari; così come la decisiva entrata in scena del nostro concittadino Diego de Henriquez, che spinto da ideali di pace, scienza e futuro, sostenne i Piccard nella realizzazione dell’impresa.
Tra ecologia, scienza, politica, famiglia, memorie perdute e speranza per un nuovo avvenire, il 5 gennaio la Barcaccia vuole trasportare gli spettatori in un viaggio emozionante oltre i confini del mondo, dove “le alabarde non posso arrugginire, perché c’è sempre la speranza di non arrendersi e di risalire in superficie dall’abisso, come fece il Batiscafo Trieste”.